Angelo Maria Giuseppe Balbo nasce a Bordighera il primo giorno d'agosto del 1902

 "Su un gran tavolato un uomo barbuto, con un sacco modellato a cappuccio, come usavano portare i manovali, stava destreggiandosi contro una folla di figure dipinte sulla parete.

La curiosità infantile doveva trasparire eloquente se l'artista mi invitò a salire sul ponte".

Da sinistra: il primogenito Augusto, Silvio, secondogenito,

la madre Giuseppina, il padre Antonio e Giuseppe.

"Del dipinto di Meissonier su di una spalla dell'atrio di Villa Garnier l'insieme mi era sfuggito perchè i miei occhi arrivavano non più su delle zampe del cavallo, sicchè per molti anni fu di un cavallo rampante il ricordo della splendida fusione di nobiltà della cavalcatura e del gentiluomo"

"Ma fu Paolo Gaidano ad iniziarmi al mondo magico della pittura.

Nel 1910, in una visita al Duomo di Bussana, procedevo ammirato lungo gli spazi murali che si andavano ricoprendo di pitture e sculture egregie, finchè mi ritrovai nell'abside".

"Dopo aver visto il Gaidano il mio interesse più vivo fu rivolto ai pittori con barba".