Il 1955 porta anche la VI edizione delle 5 Bettole. La manifestazione, ormai consolidata, richiama folle di turisti ed artisti di ogni tipo, italiani e stranieri. La premiazione diventa un evento popolare.
"Non ricordiamo di aver visto tanto affiatamento, tanto consenso tra popolo ed arte come in questa celebrazione nella piazzetta davanti al sagrato della chiesa" - scrive "Il Secolo XIX il 17 agosto... la mostra delle Cinque Bettole successo dell'estate a Bordighera...
"Il pittore Balbo dice: Maometto deve andare alla montagna; ai lussuosi saloni del Palazzo del Parco sono state preferite cinque bottegucce. L'arte è andata verso il popolo". Corriere della Nazione 7 settembre.
Con il disegnatore Raymond Peynet - 1955
Gli scrittori Biamonti e Seborga - 1955
Nel 1956 nasce la prima crisi: l'Azienda Autonoma per il Turismo in un primo tempo nega infatti la sovvenzioni alle manifestazioni culturali. Si fa strada la possibilità di trasferire il premio in un'altra località. Balbo commenta amareggiato dalle pagine dell' "Unità".
Inaspettatamente l'Azienda Autonoma fa marcia indietro ed aumenta addirittura il contributo da 500.000 lire ad un milione.
Il premio letterario di 500.000 lire è vinto da Giuseppe Berto e quello di 100.000 per un inedito viene diviso tra Elio Accrocca e il ventisettenne Francesco Biamonti.
Il pittore Marcello Cammi - 1956
Giuseppe Berto, Biamonti e Accrocca - 1956
La premiazione di Antonio Camarca - 1956
Natta, Betocchi e signora - 1956
Il premio di pittura va ad Antonio Camarca e a numerosi altri artisti che hanno stipato le bettole con oltre 200 opere.
Con Maiolino e Camarca nel 1956